I giochi e videogiochi che hanno fatto storia. I giochi che noi tutti giocavamo in sala giochi inserendo le monetine in quei grandi mobili di legno che sembravano, allora, mostri di tecnologia. Nell'epoca della grafica digitale perfetta al cento per cento sembra strano ritrovarsi a giocare con titoli come Space Invaders o Donkey Kong, ma il divertimento che si prova a blastare orde di nemici decisi a farci la pelle, batte tutti i migliori motori grafici targati 2000! Vi proponiamo un viaggio nel passato, quando Pac-Man e compagnia servivano a riempire interi pomeriggi di studenti svogliati!

giovedì 6 novembre 2014

Il perfetto biliardino anni '80 / '90!

Decalogo del perfetto Biliardino anni '80 / '90 - di Sala Giochi 1980.


Il perfetto biliardino - Dal punto di vista della palla!

1) Il campo di gioco doveva essere macchiato da bibite varie, birra o amari appiccicosi tipo Averna o Montenegro.

2) Il vetro del campo di gioco aveva spesso delle spaccature o crinature enormi in modo che la pallina ogni volta che ci passava sopra prendeva delle traiettorie incomprensibili generando risse con rutti, imprecazioni a mamme e sorelle e bestemmie d’ogni genere e lingua conosciuta.

3) Due o più omini dovevano rigorosamente avere la testa mozzata o orrendamente sfigurata dalla punta della sigaretta e dalla fiamma degli accendini esclusivamente Bic.

4) Il biliardino doveva assolutamente pendere a destra o sinistra in modo da creare ogni volta un litigio (con tanto di insulti e sputi) su chi doveva prendere la parte a lui più favorevole. Molto spesso si piegava in 4 o 8 un foglio del vecchio calendario di Barbanera del 1979 appeso al muro e lo si metteva come spessore sotto uno dei piedi del biliardino. Risultato, dopo 4,49 secondi dall’inizio della partita, si toglieva e tutto tornava a pendere come prima.

5) Una delle stecche (di solito quella lunga della difesa a 2 giocatori) doveva essere leggermente arcata (tipo arco di Robin Hood) in modo da impedire il corretto controllo della difesa e scatenare risse furibonde su goal subiti proprio a causa di questo difetto.
 
Il perfetto biliardino - Panoramica
6) I segnapunti fatti con i 9 blocchi colorati di solito ne dovevano avere al massimo sette e qualcuno era di diverso colore; quelli fatti con la rotellina girevole si dividevano in quelli che si bloccavano di solito sul numero 4/5 al massimo o quelli che giravano a vuoto e quindi dopo un goal fatto, alla minima pressione della rotellina, ti attribuivi almeno 3 punti.

7) La gettoniera nella migliore delle ipotesi si inceppava: dopo aver inserito la moneta si tirava il grande pomello nero, rosso o blu…e regolarmente non si apriva il meccanismo per avere le palline a disposizione. A questo punto, il più esuberante dei giocatori o spettatori, prendendo la rincorsa dal muro, doveva assestare un grosso calcio con la pianta della scarpa colpendo con il tallone il pomello in modo da sbloccarlo e poterlo di nuovo azionare regolarmente per scaricare le palline. (n.b. questa tecnica veniva anche consigliata nel manuale di istruzioni in allegato al biliardino stesso.)

8) Una delle 4 manopole a disposizione di ogni squadra mancava sempre o, nel caso remoto che ci fossero state tutte ed 8, una rigorosamente era lenta e si toglieva, oppure girava a vuoto. Per ovviare a questo problema si toglieva del tutto la manopola e intorno alla stecca di alluminio si avvolgeva un pezzo di un fazzolettino di carta molto spesso usato e al 99% dei casi al gusto mentolo. Una volta fatto questo si spingeva con tutta la forza la manopola contro la stecca ma il più delle volte la carta si acciaccava tutta alla fine della manopola rendendo l’operazione praticamente inutile…e si ricominciava a giocare nell’ilarità totale.

9) I portacenere, posti ad ogni angolo del bordo del tavolo da gioco, erano molto spesso spaccati e malmessi; nel remoto caso in cui tutti fossero in condizioni ottimali gli stessi erano pieni di fazzolettini usati, cicche di sigaretta puzzolenti, carte acciaccate di caramelle frizzanti, gomme Brooklyn, sputi e ogni genere di altro liquido adolescenziale…..

10) Il totale della palline a disposizione variava seconda dell’ora del giorno, Intorno alle 15 del pomeriggio il numero era di circa 7/8….per poi passare a 4/5 per le 17…e finire miseramente a ½ per l’ora di chiusura. Per la cronaca, di solito le palline, una volta cadute in terra, si infilavano sotto Galaga, 1942 o Ghost’n Goblins. Gira una leggenda sulla nostra sala giochi del paese: si racconta che una sera il vecchio e scorbutico gestore, mentre era intento a fare le pulizie annuali, trovò 6 palline sotto Donkey Kong e altre 3 infilate tra il battiscopa e il muro dietro al cabinet di Galaga….provò a spostarli ma non ci riuscì, e da quel giorno il vecchio biliardino ebbe solo e sempre una pallina da giocare!
Il perfetto biliardino - Il campo di gioco.


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