I giochi e videogiochi che hanno fatto storia. I giochi che noi tutti giocavamo in sala giochi inserendo le monetine in quei grandi mobili di legno che sembravano, allora, mostri di tecnologia. Nell'epoca della grafica digitale perfetta al cento per cento sembra strano ritrovarsi a giocare con titoli come Space Invaders o Donkey Kong, ma il divertimento che si prova a blastare orde di nemici decisi a farci la pelle, batte tutti i migliori motori grafici targati 2000! Vi proponiamo un viaggio nel passato, quando Pac-Man e compagnia servivano a riempire interi pomeriggi di studenti svogliati!

venerdì 14 novembre 2014

IL DECALOGO DEL PERFETTO FREQUENTATORE DI SALA GIOCHI.

Chi, come noi, ha assiduamente frequentato le nostre tanto amate sala giochi, avrà ben impresse nella sua memoria una serie di situazioni e consuetudini che almeno una volta ha vissuto o ha visto accadere. Vi proponiamo quindi 10 classiche situazioni da sala giochi e vediamo in quante vi riconoscete. Ovviamente un vostro commento è assolutamente ben gradito.

1) FRUGARE NEGLI SPORTELLINI DEI CABINATI
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, rimasto a corto di 200 lire, si sarà messo a rovistare negli sportellini per la restituzione delle monete dei cabinati, alla ricerca di qualche 'soldino' lasciato li da un giocatore distratto.
 













2) MANI SPORCHE DI CENERE
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta è tornato a casa con le mani 'nere', a causa della cenere delle cicche lasciate sul posacenere dei cabinati da qualche precedente giocatore più grande.














3) PAVONEGGIARSI
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, vedendo un giocatore poco esperto alle prese con un gioco, ha detto una frase simile a questa: "Io sono un vero campione a questo gioco, te lo faccio io questo quadro/mostro?"














4)I GETTONI DEL TELEFONO COME MONETA SONANTE
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, si è rivolto al gestore dicendo "Per favore, mi cambieresti questi gettoni del telefono in monete da 200 lire?"












   

5)1000 LIRE BASTAVANO PER UN POMERIGGIO
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, ottenute (in svariati modi, compresi la sottrazione dalla borsa della mamma) le fatidiche 1000 lire si avviava verso il suo tempio del divertimento. Tappa all'edicola per una pacchetto di Frizzy Pazzy, due bustine di figurine panini, e il resto per un paio di partite ai suoi giochi preferiti.














6) SUPER SFIDE A SUPER SPRINT
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta ha fatto una sfida a Super Sprint con gli amici. Nella foga della competizione partivano urla, bestemmie, calci, sputi e saluti gentili a mamme, sorelle, cugine, zie e nonne.












   

7) ORA SI CHIUDE, TI SPENGO IL GIOCO!
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, all'ora di chiusura, attardandosi più del dovuto a giocare, è stato cacciato via in malo modo dallo scorbutico gestore che, nei casi più estremi, arrivava a spegnere di netto il cabinato, con gli occhi ignettati di sangue e brandendo in mano la sua scopa sudicia ed impolverata.














8) GIOCARE A TRACK & FIELD IN DUE
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta ha fatto una partita in 'multiplayer' con un amico. Il multiplayer di quegli anni consisteva in questo: nei 110 metri ad ostacoli o nel salto in lungo, un giocatore controllava i comandi per corrrere e l'altro, ovviamente, quelli per saltare. Se la prova falliva partivano gli insulti più disparati e si dava SEMPRE la colpa all'altro.














9) MENTIRE, SAPENDO DI MENTIRE
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, frugandosi nelle tasche, si è accorto di essere rimasto a corto di 200 lire o gettoni che dir si voglia. Allora, con gli occhioni lucidi e sapendo spudoratamente di mentire, si è rivolto al gestore dicendo: "Mi potrebbe ridare la moneta che Wonder Boy (o chi per lui) me l'ha appena fregata?"









 




10) MONETE INCASTRATE NELLA GETTONIERA
Il perfetto frequentatore di sala giochi almeno una volta, durante una delle sue interminabili sessioni mattutine o pomeridiane in sala, ha inserito le 200 lire nel gioco per farsi l'ennesima partita. Accortosi che la moneta era rimasta incastrata, ha iniziato a colpire la gettoniera con colpetti leggeri, passando poi a pugni ben assestati, per finere con calci piazzati dalla distanza. Spesso l'azione era anche coadiuvata da un amico fisicamente più prestante. Alla fine il credito veniva assegnato oppure la moneta veniva restituita nell'apposita fessura, nel peggiore dei casi arrivava i gestore con tanto di scopa in mano e cacciava fuori giocatore, amici e i loro sudati ormoni impazziti!

giovedì 6 novembre 2014

WARGAMES: Giochi di guerra

Perchè la guerra non è MAI un gioco. di Sala Giochi 1980

La locandina del film.
Titolo: Wargames – Giochi di Guerra
Anno: 1983
Paese: Usa

Regia: John Badham
Interpreti:
Matthew Broderick: David J. Lightman
Dabney Coleman: Dottor John McKittrick
John Wood: Dottor Stephen Falken
Ally Sheedy: Jennifer Katherine Mack
Barry Corbin: Generale Jack Beringer
Streaming online: http://www.cb01.tv/wargames-giochi-di-guerra-1983 (Nota: chiudete i due/tre pop-up che si aprono in automatico, e gustatevi il film.)





Trama: 
David alle prese con Galaga.
Anni 80, in piena guerra fredda tra Stati Uniti e Urss, i sistemi di difesa degli Stati Uniti sono stati da poco affidati ad un mega computer, lo W.o.p.r. custudito al Norad, dopo che alcune simulazioni di lancio di missili nucleari, hanno visto ‘gli addetti al lancio’ rifiutarsi di premere il famoso bottone che avrebbe scatenato la tanto temuta apocalisse atomica. David è un adolescente che vive a Seattle nello stato di Washington. Scarsi risultati a scuola, appassionato di videogiochi, memorabili le scene nelle quali è impegnato a giocare al mitico Galaga, ma più in generale è, come lui stesso si autodefinisce, un ‘maniaco di computer’.

David e Jennifer
Ha scoperto dove la segreteria della sua scuola custodisce la password così, da casa, può entrare nel sistema e modificare i bassi voti che prende, stratagemma questo che gli farà guadagnare la stima e la simpatia della sua compagna di classe Jennifer. Una sera leggendo una rivista a tavola, vede la pubblicità di una software house che produce videogiochi, la Protovision. Appena tornato in camera accende il computer e parte l’hackeraggio, chiama tutti i computer di Sunnyvale in California alla ricerca di altri computer in modo da individuare quello della Protovision ed entrare nel sistema per fare i loro giochi. Si imbatte in un computer che però non si lascia identificare, ma riesce ugualmente a visualizzare e stampare una lista di videogiochi che va dagli scacchi alla Guerra Termonucleare Globale. Incuriosito da tale scoperta, chiede aiuto a due suoi amici programmatori che all’inizio cercano di farlo desistere in quanto sono certi che quei giochi non vengono da una casa di videogiochi ma dall’ambiente militare, ma che poi gli svelano il trucco delle ‘backdoal’, cioè una parola d’ordine che i programmatori originali inseriscono come bypass per qualsiasi altra sicurezza venga aggiunta successivamente ad un programma.
 
La lista dei videogiochi dello Wopr
Lo schermo del Norad
Dopo giorni e giorni di ricerche, e dopo aver individuato il programmatore nel Dottor Stephen Falken, David riesce ad inserirsi nel sistema con la famosissima password ‘Joshua’ e il primo gioco che inizia è proprio Guerra Termonucleare Globale, non sapendo che non sta giocando contro il computer della Protovision ma contro lo Wopr del Norad. Ben presto le forze armate statunitensi si mettono in allerta per quello che lo Wopr gli sta mostrando e a breve David verrà arrestato ed interrogato. Il problema è che lo Wopr continua a chiamare e cercare di contattare David perché la partita è ancora in corso e il computer vuole ‘vincere la partita’. Il film è un susseguirsi di colpi di scena, con i Russi che si mettono in allerta per le provocazioni americane che credono di essere attaccati, creando i presupposti per un disastro nucleare di dimensioni mondiali. 
 

Jennifer, Flaken e David
Basta così, anche se praticamente vi abbiamo quasi svelato tutto il film, vogliamo che quei pochi che non lo hanno ancora visto possano correre ai ripari e possano gustarsi almeno il finale. Vi lasciamo con una delle frasi più famose del film: “Che ne dice di una bella partita a scacchi?”. Indimenticabile!


Il perfetto biliardino anni '80 / '90!

Decalogo del perfetto Biliardino anni '80 / '90 - di Sala Giochi 1980.


Il perfetto biliardino - Dal punto di vista della palla!

1) Il campo di gioco doveva essere macchiato da bibite varie, birra o amari appiccicosi tipo Averna o Montenegro.

2) Il vetro del campo di gioco aveva spesso delle spaccature o crinature enormi in modo che la pallina ogni volta che ci passava sopra prendeva delle traiettorie incomprensibili generando risse con rutti, imprecazioni a mamme e sorelle e bestemmie d’ogni genere e lingua conosciuta.

3) Due o più omini dovevano rigorosamente avere la testa mozzata o orrendamente sfigurata dalla punta della sigaretta e dalla fiamma degli accendini esclusivamente Bic.

4) Il biliardino doveva assolutamente pendere a destra o sinistra in modo da creare ogni volta un litigio (con tanto di insulti e sputi) su chi doveva prendere la parte a lui più favorevole. Molto spesso si piegava in 4 o 8 un foglio del vecchio calendario di Barbanera del 1979 appeso al muro e lo si metteva come spessore sotto uno dei piedi del biliardino. Risultato, dopo 4,49 secondi dall’inizio della partita, si toglieva e tutto tornava a pendere come prima.

5) Una delle stecche (di solito quella lunga della difesa a 2 giocatori) doveva essere leggermente arcata (tipo arco di Robin Hood) in modo da impedire il corretto controllo della difesa e scatenare risse furibonde su goal subiti proprio a causa di questo difetto.
 
Il perfetto biliardino - Panoramica
6) I segnapunti fatti con i 9 blocchi colorati di solito ne dovevano avere al massimo sette e qualcuno era di diverso colore; quelli fatti con la rotellina girevole si dividevano in quelli che si bloccavano di solito sul numero 4/5 al massimo o quelli che giravano a vuoto e quindi dopo un goal fatto, alla minima pressione della rotellina, ti attribuivi almeno 3 punti.

7) La gettoniera nella migliore delle ipotesi si inceppava: dopo aver inserito la moneta si tirava il grande pomello nero, rosso o blu…e regolarmente non si apriva il meccanismo per avere le palline a disposizione. A questo punto, il più esuberante dei giocatori o spettatori, prendendo la rincorsa dal muro, doveva assestare un grosso calcio con la pianta della scarpa colpendo con il tallone il pomello in modo da sbloccarlo e poterlo di nuovo azionare regolarmente per scaricare le palline. (n.b. questa tecnica veniva anche consigliata nel manuale di istruzioni in allegato al biliardino stesso.)

8) Una delle 4 manopole a disposizione di ogni squadra mancava sempre o, nel caso remoto che ci fossero state tutte ed 8, una rigorosamente era lenta e si toglieva, oppure girava a vuoto. Per ovviare a questo problema si toglieva del tutto la manopola e intorno alla stecca di alluminio si avvolgeva un pezzo di un fazzolettino di carta molto spesso usato e al 99% dei casi al gusto mentolo. Una volta fatto questo si spingeva con tutta la forza la manopola contro la stecca ma il più delle volte la carta si acciaccava tutta alla fine della manopola rendendo l’operazione praticamente inutile…e si ricominciava a giocare nell’ilarità totale.

9) I portacenere, posti ad ogni angolo del bordo del tavolo da gioco, erano molto spesso spaccati e malmessi; nel remoto caso in cui tutti fossero in condizioni ottimali gli stessi erano pieni di fazzolettini usati, cicche di sigaretta puzzolenti, carte acciaccate di caramelle frizzanti, gomme Brooklyn, sputi e ogni genere di altro liquido adolescenziale…..

10) Il totale della palline a disposizione variava seconda dell’ora del giorno, Intorno alle 15 del pomeriggio il numero era di circa 7/8….per poi passare a 4/5 per le 17…e finire miseramente a ½ per l’ora di chiusura. Per la cronaca, di solito le palline, una volta cadute in terra, si infilavano sotto Galaga, 1942 o Ghost’n Goblins. Gira una leggenda sulla nostra sala giochi del paese: si racconta che una sera il vecchio e scorbutico gestore, mentre era intento a fare le pulizie annuali, trovò 6 palline sotto Donkey Kong e altre 3 infilate tra il battiscopa e il muro dietro al cabinet di Galaga….provò a spostarli ma non ci riuscì, e da quel giorno il vecchio biliardino ebbe solo e sempre una pallina da giocare!
Il perfetto biliardino - Il campo di gioco.


martedì 4 novembre 2014

SNOW BROS - Nicke & Tom - Toaplan (Romstar) 1990

SNOW BROS - Toaplan (Romstar) 1990

Si tratta di un platform a schema fisso ed è perfettamente emulato dal Mame (dalla versione 0.34b08 in poi)
La roms è disponibile qui: http://www.romnation.net

Snow Bros - La schermata iniziale del gioco
Protagonisti del gioco sono i due fratelli Nick e Tom che dovranno penare non poco per salvare le rispettive ragazze tenute prigioniere dalle due teste di pietra.
Il gioco si sviluppa in 5 Livelli suddivisi in 10 stage ciascuno, in totale quindi, se la matematica non è un'opinione, sono 50 livelli.

Snow Bross - Uno dei boss
Per vincere lo stage e passare al successivo si devono eliminare tutti i nemici presenti, imprigionandoli con delle palle di neve e lanciandoli quindi verso il basso del livello per ucciderli.
Come nella migliore tradizione dei giochi platform diegli anni '80/'90, gli schemi sono pieni di bonus e power-up da raccogliere. I più importanti nello svolgimento del gioco sono le lanterne:


- lanterna gialla:più gittata alle palle di neve
- lanterna blu:più potenza alle palle di neve
- lanterna verde:i protagonisti diventano palle e uccidono i nemici al contatto
 
Snow Bros
Ogni livello deve essere superato entro il tempo limite oppure una zucca gigante comparirà nello schermo e ti renderà la vita molto difficile.
Alla fine di ogni stage, ogni 10 livelli, si dovrà affrontare un boss di fine livello in modo da poter passare al successivo.
Che altro aggiungere, si tratta di un gioco bellissimo e molto coinvolgente.
Dopo aver preso confidenza con i comandi vi troverete letteralmente rapiti dall fluidità del gameplay e smettere sarà molto difficile.
Un partita per chi (come noi) l'ha amato e lo ama è obbligatoria, per chi ancora non lo conosce, è vivamente consigliata!

Snow Bros - La schermata di Game Over

sabato 1 novembre 2014

Cerco un gioco ma non ricordo il nome

Se stai cercando un gioco che hai giocato in passato, ma del quale non ricordi il nome, entra in questa pagina e posta la tua domanda. Proveremo ad aiutarti: Posta la tua richiesta.