RAINBOW ISLANDS: The story of Bubble Bobble 2 - Taito 1987
Era un assolato pomeriggio dell'anno videoludico di grazia 1987. Avevo appena finito di fare i compiti e, come ogni pomeriggio, mi accingevo a raggiungere Marco, il mio amico del cuore, alla nostra sala giochi di fiducia. Il cielo era sgombro da nuvole e un leggero soffio di vento accompagnava i miei passi lesti verso la fine del corso principale del paese, dove sorgeva il nostro tempio del divertimento. Appena entrato nella piccola stanza buia e maleodorante, scorsi Marco nell'angolo in fondo a sinistra, impegnato a parlare con il vecchio e scorbutico gestore della sala giochi. Avevano un problema, il vecchio cabinato di Space Invaders gli aveva appena "fregato" una monetina da 200 lire e lui era assolutamente propenso a farsela restituire (peccato che il gestore non fosse dello stesso avviso!). Lo salutai con il mio solito sorriso smagliante ed iniziai a frugarmi freneticamente nella tasche dei jeans alla ricerca della grande carta da mille lire che avevo "preso in prestito" dalla borsa di mia madre. Quando in qualche modo saltò fuori andai trionfante verso il gestore e tuonai: - “5 da 200 per favore!”. Il tipo mi guardò con fare sospetto (come di chi pensa: e questo, dove cavolo le hai prese ‘ste 1000 lire!) e mi diede il malloppo apostrofandomi con la frase: - “Occhio che Super Sprint frega i soldi e dopo io non voglio sapere niente!”. Mi diressi senza esitazione alcuna verso il grande cabinato di Ghosts’n Goblins ma, una volta davanti ad esso, la mia attenzione venne attirata da una musichetta a dir poco accattivante che proveniva da un cabinato posto all’angolo opposto della stanza. Mi voltai e iniziai a camminare in direzione della musica, cercando di sbirciare lo schermo dalla schiena del tipo che stava smanettando di fronte al nuovo gioco. E alla fine lo vidi, era bellissimo, colorato come pochi giochi all’epoca, e la musica di cui vi parlavo prima che letteralmente ti rapiva e ti teneva incollato lì come pochi altri titoli sapevano fare. Di li a poco divenni un vero campione, conoscevo a memoria tutti i livelli e bonus e trucchi per me non avevano segreti.
Il gioco in questione è Rainbow Islands, seguito del grandissimo Bubble Bobble (1986) e predecessore di Parasol Stars (1991). Si tratta di un platform a scorrimento verticale che venne poi convertito per tutte le piattaforme dell’epoca ed oggi è perfettamente emulato dal Mame dalla versione 0.31 in poi. Il gioco è suddiviso in 7 isole, ciascuna delle quali suddivisa a sua volta in 4 livelli, più 3 isole segrete da dover sbloccare. Per passare al livello successivo il giocatore deve cercare di arrivare al punto più alto salendo sulle piattaforme e aiutandosi con gli arcobaleni. Gli arcobaleni possono infatti essere usati come piattaforma per camminarci e saltarci sopra, come arma per uccidere e intrappolare i nemici, e per raccogliere gli oggetti che essi colpiscono. I nemici sono sparsi per tutti i vari livelli ed ognuno ha le proprie caratteristiche grafiche e di intelligenza artificiale. Alla fine del quarto livello di ogni isola c'è il boss di fine livello, una volta mandato al creatore, si potrà passare all'isola successiva. Ogni livello deve essere completato entro un certo tempo limite, oltre il quale, al suono del classico HURRY UP, l'isola inizia a sprofondare sotto il mare e i nemici aumentano la propria velocità rendendo la corsa verso la vetta ancora più caotica e adrenalinica. I livelli sono (come nella migliore tradizione Bubble Bobble) pieni di bonus segreti tra i quali: scarpetta-aumenta la velocità, vaso rosso-aggiunge un arcobaleno all'arma, vaso giallo-velocità 'smodata' arcobaleni, bastone mago-trasforma gli arcobaleni in succulenti dolci....e tantissimi altri tutti da scoprire. Nel livello del boss può essere svelata una porta segreta che oltre a permettere di non combattere contro il mostro, darà dei bonus permanenti per esempio la super velocità anche dopo essere morti (la scarpetta permanente, che non è un’acconciatura!). Per fare si che la porta appaia è necessario raccogliere i 7 diamanti dell'arcobaleno nell'esatta sequenza dei colori: rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e viola.
N.b. per far apparire i diamanti è necessario gettare sopra i nemici gli arcobaleni, e a seconda della parte dello schermo nella quale il nemico si trova, il diamante avrà il colore corrispondente, partendo dal rosso a sinistra per arrivare al viola a destra dello schermo. Quando avrete sconfitto il boss, apparirà dallo scrigno un diamante gigante, prendendo correttamente tutti i diamanti giganti si avrà accesso alle 3 isole segrete. Il gioco ha diversi finali, ma non ve li voglio anticipare, ve li lascio scoprire da soli. Inutile sottolineare che ci troviamo di fronte ad un mostro sacro del mondo videoludico e che l’ho amato con tutto me stesso. Ad oggi infatti custodisco gelosamente nella mia ludoteca le versioni originali per Commodore 64, Amiga, Pc e Playstation….. Sembrerà retorico aggiungere che giochi come questo non ne fanno più ma, in questo caso, posso dire senza dubbio alcuno, che è assolutamente la verità. Giocatelo e non ne rimarrete mai delusi, e di sicuro, dopo una lunga giornata di lavoro o di studio, vi terrà la mente piacevolmente occupata e la vostra serata avrà un sapore più dolce, ve lo posso assicurare!
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I giochi e videogiochi che hanno fatto storia. I giochi che noi tutti giocavamo in sala giochi inserendo le monetine in quei grandi mobili di legno che sembravano, allora, mostri di tecnologia. Nell'epoca della grafica digitale perfetta al cento per cento sembra strano ritrovarsi a giocare con titoli come Space Invaders o Donkey Kong, ma il divertimento che si prova a blastare orde di nemici decisi a farci la pelle, batte tutti i migliori motori grafici targati 2000! Vi proponiamo un viaggio nel passato, quando Pac-Man e compagnia servivano a riempire interi pomeriggi di studenti svogliati!
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